Giunto al quarto giorno di transumanza…

Sono giunto al quarto giorno di viaggio, ed ho percorso all’incirca 430 km del percorso.

La prima tappa, da Zurigo a Suber, non è stata troppo interessante. Sali scendi su strade trafficate. Gli ultimi trenta km, nel canton Berna, già più interessanti. Ho campeggiato la notte, apartato vicino al fiume. Bel posto per dormire, peccato che abbia iniziato a piovere proprio durante il montaggio della tenda.  Da qui sono ripartito per la seconda tappa. Percorso pianeggiante fino a Moudon, poi un salitone rilevante fino al colle prima di Losanna.  La discesa verso la città molto trafficata, poi dopo sul lago Lemano, dove inizia l’eurovelo 17 (Route du Rhone) più tranquillo. A Morges, per dormire, ho trovato posto al camping sul lago del TCS. Di nuovo la pioggia mi ha castigato durante il montaggio tenda. Il terzo giorno, con sole e temperature quasi estive, sono ripartito verso Ginevra e ho lasciato la Svizzera. Appena entrato in Francia ho trovato un meravigliosa pista ciclabile accanto al Rodano, che mi ha portato fino a Brems, per un  totale di 150km. La sera ho finalmente piantato la tenda, senza pioggia, accanto al fiume. Ho avuto la fortuna di trovare un bel spiazzo coperto, con tavolo e panchine. La giornata di oggi è stata molto inpegnativa, per via della pioggia forte. Sono partito leggero per Lione che splendeva ancora il sole. Poi, piano, piano ha iniziato a piovere molto intensamente. Verso mezzodì ho cercato una stanza d’albergo, visto che ero zuppo, fradicio e in  stato d’ipotermia iniziale. Ne ho trovata una, in una piccola frazione, ma purtroppo o per fortuna era al completo. Siccome la pioggia non voleva cessare, ho optato per una pausa pranzo lunga, per riprendersi un po’ dal tutto. Ho girato per tutto il paesino e alla fine ho trovato un piccolo angolo sotto una tettoia per la pausa. Mi sono cambiato di vestiti, ho pranzato abbondantemente quinoa alla messicana liofilizzata da una busta, e la padrona di casa mi ha fatto pure visita. Si è molto sorpresa nel vedermi nella sua proprietà. Mi sono subito scusato, e lei, vedendo la bici è diventata molto gentile. Abbiamo chiacchierato un po’, e alla  fine mi ha concesso di rimanere per tutto il tempo che desideravo. Dopo aver salutato l, sono ripartito sotto la pioggia incessante, ma almeno ben coperto. Ho avuto qualche problema di navigazione, non so se il GPS o/e la mia testa non hanno funzionato nel modo più ottimale. Ho girato a zonzo per un’ora almeno, ho panicato un po’ ma poi ho ritrovato la retta via. Sarei voluto arrivare fino a Lione per dormire in albergo, ma era troppo lontano. Cosi ho chiesto informazioni al primo signore sulla strada qui a Hieres-sur-Amby. Fortuna del caso, il signore è proprietario di un camping vicino. Mi offre la sua motorhome e non esito nel rifiutarla. Meno caro di una stanza d’albergo e molto più comoda, diffatti, ho cucinato, mangiato, lavato i panni, bevuto birra, e ruttato quasi come a casa. Un lusso che ci vuole in questi casi. Domani riparto, e no so, evidemente, cosa mi aspetta, ma questo è il bello delle avventure.

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