“Ritiro spirituale” in bici, Pasqua 2016

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Percorso totale
Video

Dopo un inverno trascorso ad allenarmi sui rulli, ho voluto inaugurare la stagione 2016 con un piccolo ritiro di tre giorni in bicicletta self supported.

Ho scelto di percorrere un percorso di circa 400 km tra le prealpi  svizzere, passando per 13 laghi, i più importanti: Zurigo, Zugo, Quattro Cantoni, Sarnen, Brienz, Thun, Sempach, Baldeg e Hallwyler. L’altimetria é stata abbastanza impegnativa con un totale di 5369 m. In particolare ho trovato duro la salita che da Pfäffikon porta ad Einsiedeln, quella che da Meiringen va sopra il lago di Brienz e il Schallenberg (già percorso di un Tour de Suisse)

Primo giorno, venerdì santo 25.03.2016 (106km, 1584 m)

Dopo una colazione sostanziosa, controllo la lista materiale e impacchetto il tutto. Il tempo é uggioso e non troppo invitante, é freddo e pioviggina. Mi faccio coraggio e mi metto lo stesso sulla sella. La voglia di partire é troppo forte, il bisogno di “ritirarsi” dal tutto mi da la forza. Inizio a pedalare verso il lago di Zurigo passando per le campagne dietro Schlieren, per poi arrivare dopo a Pfäffikon. Da qui continuo per i monastero di Einsiedeln. La salita é abbastanza impegnativa, la meteo non migliora e in cima alla salita sono zuppo dalla pioggia e sudore. Continuo per una piccola discesa e arrivo al monastero molto infreddolito affamato. Decido di pranzare e riscaldarmi in un ristorante. Trovo il modo di asciugare i miei indumenti, e riprendere motivazione. La meteo mi da tregua e riparto per gli ultimi chilometri  perlopiù in discesa.  Arrivo a Zugo e trovo posto per montare il bivacco in un parco in riva al lago. Faccio cena, bevo una birra e fumo una canna in riva al lago pensando alla giornata dura trascorsa, e ciò ch mi aspetterà il giorno seguente. Abbastanza stanco mi metto in tenda e cerco di dormire, intanto la pioggia ricomincia.

Secondo giorno, sabato 26.03.2016 (142 km, 1553 m)

Mi sveglio di buon ora, anche se non ho dormito nel migliore dei modi, per via del freddo. Bevo un the, smonto e impacchetto il tutto. Mi metto sulla bici e cerco una stazione servizi per far colazione e bere un caffe. Intanto si fa vedere il sole e la giornata che mi aspetta si preannuncia ottima. Asciugo al sole gli ultimi indumenti, finisco canna e caffe e parto per Thun, passando da Lucerna, Meiringen e Interlaken. Il percorso é collinoso, ma abbastanza facile. Pedalo in felicità  per un paesaggio stupendo, con i laghi e  le alpi come sfondo. Arrivo a Lucerna e mi fermo per la pausa pranzo. Riparto in direzione di Interlaken, e arrivando a Meiringen, mi ritrovo ai piedi dell’unica importante salita della giornata. Una stradina di 2 km al 12% che affronto con il rapporto più piccolo e un po’ di timore di non farcela. Con molta fatica, riesco lo stesso a arrivare in cima. Sono esausto ma contento, anche perché so che i chilometri restanti sono facili e  per lo più in discesa e piano. Mi diverto a scendere verso il lago di Brienz, su una discesa facile con curve larghe. Lascio correre la bici e  mi sembra di spiccare il volo. Felice arrivo a Interlaken, dove avrei voluto fare una pausa. Non ho voglia come viaggiatore di mischiarmi con la massa di turisti e continuo dritto per Thun. Incontro numerosi ciclisti sulla strada lungo il lago, e mi sento di nuovo a mio agio, scambiando una paio di parole con loro. Con sole ch inizia a tramontare arrivo a Thun, e decido di bivaccare in un campeggio TCS. L’accoglienza é ottima, e faccio conoscenza cin un paio di spagnoli in giro per la svizzera. Monto la tenda, e vado a farmi una bella doccia rigenerativa. Mi ristoro e scambio ancora un paio di parole con i vicini. Mi infilo in tenda per l’ultima notte.

Terzo e ultimo giorno, domenica di Pasqua 27.06.2016 (147 km, 2232 m)

La notte trascorsa é stata migliore di quella precedente, la temperatura é stata clemente e non ho sentito troppo freddo.  Mi sveglio con buon umore. Compro del pane al negozietto del campeggio e faccio colazione in riva a lago. Anche se la giornata é abbastanza grigia, si vedono lo stesso, sullo sfondo le alpi, con la Jungfrau l’Eiger e Mönch. Finisco di bere il caffe e impacchetto per l’ultima tutto il materiale. Mi metto in sella e inizio a pedalare e arrivo velocemente a Steffisburg dove mi attende il Schallenberg. La salita si dimostra molto dura, 10% per 12km. Scollino a 1167m/s, dove mi fermo per un the e fare la foto di rito. Sul colle c’é ancora neve, e il tempo é grigio e tetro, ma fortuna non piove. Mi copro bene per la lunga discesa e riparto verso Sempach passando per le colline bernesi. Faccio una piccola pausa ad una stazione ferroviaria, dove incontro due giovani gemelli con cui scambio un  paio di parole. Riparto spedito e dopo il lago di Sempach arrivo nelle campagne argoviesi. Qui pedalo lungo il lago di Baldegg e Hallwyler e passando per Wohlen arrivo lungo la ciclopista  a Bremgarten. Continuo per il passo del Mutschellen per poi arrivare a casa a Dietikon.

Fazit

Ho passato tre bei lunghi giorni, molto intensivi che mi hanno portato in situazioni non troppo facili. Il tempo freddo, la pioggia, essere bagnati completamente fino al c**o e non sentire piedi e mani non é molto divertente, e ci si chiede veramente se ne vale pena di soffrire così tanto. Poi pero ti basta un doccia calda e un buon pasto per riprendere energie e motivarti perché tanto il sole torna. E allora si che inizi a gioire e gustare tutto ciò che ti porta viaggiare in bici. Il proprio movimento che  permette di percorre e vivere ciò che ti presenta il mondo. E ne vale la pena, senza alcun dubbio.

 

2 pensieri riguardo ““Ritiro spirituale” in bici, Pasqua 2016

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  1. Brava tre giorni. Gusto a leggere su blog. Vero che e piu facile per me a capire la lingua scritto invece de la lingua parlato. Capito quello che ha scritto bene. Penso che Svizzera tenga molto salire difficile. Quando che e cosi, preferisco a camminare con mi bici. Va piano, va lontano. Salute, amico!

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